La riapertura dei pubblici esercizi è stato un flop. E' quanto emerge dai dati di una ricerca svolta da Swg per conto di Confesercenti secondo cui "a 20 giorni dalla ‘ripartenza’ del settore, il 62% delle attività segnala di non avere recuperato fatturato rispetto alle settimane precedenti".
Un dato importante che deve far riflettere, anche a seguito del prolungamento del coprifuoco, spostato dalle 22 alle 23.
"A vedere risalire un po’ le vendite, per ora, è solo il 38% delle attività, percentuale che coincide con la quota di imprese che avevano già allestito uno spazio esterno da destinare al consumo: un’ulteriore 30% lo sta allestendo ora. Ma anche chi è riuscito a organizzarsi non ha registrato alcun boom: due terzi delle imprese registrano recuperi del fatturato inferiori al 30%", si precisa nel report dell'associazione, secondo cui lo scogio più duro al momento è rappresentato dal divieto di consumo dentro i locali.
“Il migliore indennizzo possibile è tornare a lavorare. Purtroppo, dalle risposte degli imprenditori, il principio del ‘solo all’aperto’, applicato alle imprese della ristorazione, ai pub ed ai bar sembrerebbe stato un flop”, ha spiegato Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti. “Il divieto di consumo all’interno esclude infatti oltre il 60% delle imprese, nonostante l’ottima disponibilità mostrata dai comuni”.
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