Confesercenti coglie positivamente l'arrivo del Dl Sostegni bis. E' il provvedimento meglio strutturato tra quelli varati a sostegno delle imprese e il testo è sufficientemente completo da comprendere larga parte delle proposte avanzate. Passi avanti sono stati compiuti per il turismo, in termini di sostegno dei costi delle imprese e tutela del lavoro. L'unica pecca è rappresentata dagli indennizzi, per i quali, secondo l'associazione, si sarebbe potuto fare dipiù.
Inoltre, si precisa in una nota di Confesercenti, ora ci sarà da valutare l'aspetto burocratico dlela riforma. "Sebbene siano state incrementate, infatti, le risorse per i contributi a fondo perduto rischiano ancora una volta di trasformarsi in importi insoddisfacenti per le singole imprese, visto che si è allargata anche la platea dei beneficiari. Sebbene sia una novità importante e potenzialmente molto utile, sono insufficienti pure le risorse assegnate al Fondo per il sostegno delle imprese costrette a rimanere chiuse: 100 milioni di euro non bastano a coprire le esigenze di discoteche, palestre, piscine, sale scommesse e delle altre attività che non ripartiranno a breve".
Cosa manca ancora? "Una strategia per la ripresa dei consumi ed il riequilibrio della concorrenza nel commercio: sempre nel 2020 la pandemia ha bruciato 123 miliardi di spesa, circa 5mila euro a famiglia, con perdite ingentissime non solo per alberghi e pubblici esercizi – che hanno visto sparire lo scorso anno oltre 40 miliardi – ma anche per il commercio di prossimità".
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