Norme certe a tutela di un settore in difficoltà. Perché a fare le spese con la criticità economica generale e, in particolare, del turismo, non sono solo gli esercenti.
Le guide turistiche chiedono da tempo un quadro normativo in grado di tutelarle, ora, a ridosso di un periodo di grave emergenza, ancora di più.
Questa la voce di Federagit, l'associazione che riunisce le guide turistiche di Confesercenti.
"Serve una legge che tuteli finalmente tutte le guide italiane. Oggi più che mai, dopo un periodo disastroso sotto il profilo economico, abbiamo necessità di valorizzarne la professionalità, perché sono una risorsa fondamentale dell’accoglienza turistica di livello e per la trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo", ha ribadito Micol Caramello, Presidente di Federagit.
"Apprezziamo la volontà di voler disciplinare la professione di guida turistica, riconoscendole dunque l’indiscusso valore per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed artistico dell’Italia. Ma ci sono ancora nodi da sciogliere. Ambedue i disegni di legge – spiega Caramello – fanno riferimento a specifiche abilitazioni, non definite, per poter esercitare la professione e ad ambiti territoriali di specializzazione, neppure essi definiti, la cui disciplina è demandata a successivi decreti attuativi (da evitare). Non viene dunque in alcun modo richiamata la disciplina di cui all’art. 3 della legge 97/2013, che attualmente è la disposizione di riferimento della professione di guida turistica e che ha sancito la validità dell’abilitazione su tutto il territorio nazionale".
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