Gli effetti della pandemia si fanno ancora sentire. La lontananza tra consumatori e negozi è ancora tanta, proprio a seguito del lockdown e delle restrizioni.
Come ribadisce Confesercenti, anche nell'ultimo periodo, le vendite in loco sono diminuite.
Ad aprile quelle non alimentari delle piccole superfici sono ancora 6,2 punti percentuali – circa 2,5 miliardi di euro – sotto il livello di febbraio 2020 mentre l’eCommerce segna un vero e proprio boom, con una crescita del 36,1%.
"L’auspicio è che il Pnrr rappresenti davvero quella svolta tanto attesa, la strada per la ripresa è ancora lunga: per le imprese del commercio, terziario e turismo fiaccate dalla pandemia non basta riaprire per recuperare tutto il terreno perso - si legge in una nota dell'associazione -. Si dovrà, necessariamente, concentrare le energie per dare una scossa forte al rilancio dei consumi delle famiglie ed alla ripresa della domanda, per rimettere in moto il Paese e consolidare il rilancio dell’economia. Ma si dovrà pure intervenire con misure mirate al riequilibrio della concorrenza tra i vari canali distributivi: dall’inizio della pandemia, la chiusura forzata di mercati, negozi e centri commerciali ha favorito l’online e fatto crollare le vendite non alimentari di tutti i comparti del retail fisico, dai negozi (-6,2%) al commercio ambulante e fuori dai negozi (-5,9%). Una distorsione che va affrontata e risolta con decisione. Da questo punto di vista la tassa sulle multinazionali è un passo in avanti, ma decisamente troppo timido, che garantisce ai giganti del web una tassazione agevolata da piccolissima impresa".
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