C'è bisogno di manodopera per provvedere al raccolto di frutta e verdura.
Ma, senza interventi concreti, non sarà possibile né provvedere al recupero dei frutti né mettere a lavorare personale.
Servono incentivi per stimolare i percettori di Reddito di cittadinanza ad accettare lavori stagionali, una pratica che consentirebbe di sconfiggere il lavoro irregolare.
A sostenerlo è Cia Agricoltori italiani che lancia l'allarme.
"Dobbiamo riuscire a impiegare anche temporaneamente nel settore agricolo quei lavoratori che percepiscono il Reddito di cittadinanza o un sussidio, perché hanno perso il lavoro - ha dichiarato il presidente Cia, Dino Scanavino -. E' vero, il lavoro agricolo richiede spesso competenza e conoscenza specifica, ma alcune tipologie di lavoro non richiedono particolare specializzazione. Quello che conta è non perdere ulteriore tempo perché la raccolta di frutta e verdura estiva nei campi comincia adesso e finisce a settembre".
Come si legge nella nota diffusa dall'organizzazione, "Cia propone, dunque, di reinserire una norma (fu in vigore fino al 31-12-20), che permetta al percettore di Reddito di cittadinanza di stipulare con i datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2.000 euro per l'anno 2021".
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