Sale la spesa a carico delle famiglie a seguito e conseguenza naturale dell'aumento dei costi e dell'inflazione.
Quest'ultima produce a giugno un +1,3% che si traduce in un aggravio su base annua per ciascuna famiglia pari a +399 euro, che diventa +519 euro per un nucleo con due figli.
Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, legge i dati Istat e lancia il primo allarme.
"I rialzi dei beni energetici hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, ed in particolare il caro-benzina, con i listini dei carburanti che oggi segnano il +16% rispetto allo scorso anno, fanno impennare il comparto dei trasporti, che a giugno sale del 4,4% su base annua – ha spiegato –. Questo si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari a +238 euro per un nucleo con due figli, +152 euro per la famiglia 'tipo'. Ma la vera preoccupazione è legata all’andamento delle tariffe di luce e gas: i forti rialzi dei beni energetici determineranno una batosta sulle bollette dell’energia, con rincari pesanti a carico delle famiglie".
E a proposito di aumenti come non notare l'andamento dei carburanti con la benzina che raggiunge alla pompa il costo di 1,624 euro al litro mentre il gasolio arriva a 1,485 euro/litro.
"Oggi un litro di benzina costa il 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre per il gasolio si spende il +15,5% – prosegue Rienzi –. Questo significa che per un pieno di benzina un automobilista spende oggi 11,2 euro in più rispetto allo scorso anno, +10 euro per un pieno di gasolio. Aumenti che determinano una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori: solo per i maggiori costi di rifornimento, una famiglia deve mettere in conto un aggravio di spesa da +270 euro annui a causa dei rincari senza sosta di benzina e gasolio".
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