La Commissione europea, sulla base dell’altissima percentuale di “Infortuni e malattie professionali, che costano all’economia dell’Ue oltre il 3,3% del Pil all’anno”, ha presentato un nuovo “quadro strategico, in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027”.
Firmatari della nuova strategia sono: Valdis Dombrovskis e Nicolas Schmidt, rispettivamente il vicepresidente della Commissione europea e il commissario al Lavoro. Entro i prossimi sette anni, l’Ue provvederà sia a preparare iniziative per la tutela della salute mentale, sia a modificare i limiti di esposizione a sostanze pericolose, che riconsiderare la direttiva sui luoghi di lavoro e quella sugli apparecchi per schermi di visualizzazione.
Secondo i dati, ogni anno in Europa, a causa di malattie professionali, muoiono più di 200.000 lavoratori. Nonostante dal 1994, è stata registrata una diminuzione del 70% di morti per il lavoro, nel 2018 sono state ancora tantissime, più di 3.300. Sulla base delle stime presentate dal commissario al Lavoro, le persone che denunciano disturbi mentali a causa del lavoro, sono 48 milioni.
Schmit, ha dichiarato: “Mentre ci accingiamo a ricostruire meglio dopo la crisi, è necessario impegnarci a favore di un approccio “zero vittime” nel mondo del lavoro nell’Ue. La salute sul luogo di lavoro non riguarda solo il nostro stato fisico, ma anche la nostra salute mentale e il nostro benessere”.
04/07/2021
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