Un team di ingegneri dell’Università della California di San Diego, guidato dal ricercatore cinese specializzato in nanotecnologie Lu Yin, ha ideato un nuovo dispositivo capace di produrre energia dalla digitazione o dal sudore.
Sulla rivista scientifica Joule, i ricercatori spiegano che il congegno consiste in una striscia flessibile e sottile, che si applica sui polpastrelli, proprio come fosse un micro-cerotto. Ma a rendere ancor più straordinaria l’invenzione, è che per iniziare a produrre energia, non è richiesto “nessun input fisico”, chi lo indossa non deve necessariamente essere in movimento per generare elettricità in maniera continua, ma può rimanere seduto o addormentarsi.
Le varie componenti, elettrodi in schiuma di carbonio ed enzimi, sono in grado di assorbire i liquidi corporei prodotti dalle migliaia di ghiandole sudoripare delle dita. Come anticipato, oltre al sudore, la striscia può trasformare in elettricità anche la pressione esercitata dalle proprie dita, durante le più semplici attività quotidiane, come per esempio lavorare al PC.
Il test, effettuato su un volontario, ha dimostrato che il congegno applicato su un solo dito, è riuscito a produrre in una sola ora di digitazione quasi 30 mJ (millijoule), mentre in 10 ore di sonno, sono stati generati 400 mJ. Tale quantitativo di energia è capace di far funzionare “un orologio da polso elettronico per 24 ore.” Gli scienziati ritengono che: “il dispositivo rappresenta un significativo passo avanti per l’elettronica indossabile autosufficiente.”
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