Il turismo rischia di dover affrontare un'altra difficoltà.
Alle chiusure forzose causate dal Covid, ai ritardi registrati in passato nell'arrivo degli aiuti per sostenere le imprese, a quelli per il rilancio, ora protrebbe aggiungersi un'altra problematica.
Come ha infatti sottolineato Confesercenti, nel turismo i costi del lavoro potrebbero aumentare.
"La riforma degli ammortizzatori non deve tradursi in un incremento degli oneri per le imprese del terziario e del turismo, che comporterebbe un aumento del costo del lavoro assolutamente da evitare in un momento come questo", precisa in una nota l'associazione.
Una stangata, quella all'orizzonte, che se fosse confermata sarebbe del tutto ingiustificata.
"Noi condividiamo il principio dell’Universalità e l’idea di un ammortizzatore unico, ma crediamo anche che la riforma debba declinarli nel rispetto delle differenze tra i vari settori d’attività economica. Per turismo e terziario, si potrebbe e dovrebbe universalizzare il FIS, delineando così un ammortizzatore unico per commercio, servizi e turismo - ribadisce l'associazione -. Uno strumento da estendere con la prudenza e la gradualità suggerite da una crisi pandemica ancora preoccupante, e in grado di rispondere alle esigenze settoriali e dimensionali, garantendo coperture adeguate senza oneri insostenibili, soprattutto per le microimprese. L’auspicio è che il confronto prosegua prendendo in considerazione questi temi".
Inserisci un commento