Il Codacons contro Philip Morris.
Al centro della diatriba tra l'associazione dei consumatori e il colosso del tabacco la campagna "Beyond Nicotine" della Philip Morris.
La chiave di lettura del messaggio sarebbe che per avere impatto positivo sul mondo i classici fumatori debbano convertirsi in consumatori di sigarette elettroniche, Iqos o altri prodotti da fumo di nuova generazione.
Il 31 maggio scorso il Codacons aveva presentato all’ISS e al Ministero della Salute "un’istanza d’accesso finalizzata a conoscere lo studio su Iqos e sui prodotti a tabacco riscaldato, invitando ancora una volta ISS e Ministero della Salute all’adozione di provvedimenti concreti di contrasto al tabagismo, anche in relazione ai prodotti di nuova generazione. Il Ministero della Salute ha rivelato come siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila morti l’anno nel nostro Paese; più del 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età", come precisa il Codacons.
"Questa situazione, già tragica - si legge ancora -, è aggravata dalla presenza sul mercato, da qualche anno, di prodotti a base di nicotina presentati dalle aziende che li commercializzano come “meno nocivi” per la salute rispetto alle sigarette tradizionali, e addirittura come 'strumenti che possono aiutare a smettere di fumare': le sigarette a tabacco riscaldato. Tra queste, proprio la Iqos, prodotta dalla Philip Morris".
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