Difficile immaginare un futuro per il settore turistico.
"Spiagge piene e agenzie di viaggio vuote", questo il disegno dell'estate da parte di Assoviaggi, la realtà turistica di Confesercenti.
Il punto è che il turismo organizzato continua a risentire della crisi dell'estate pre-Covid con cali del fatturato pari all'80%.
Da ormai 18 mesi lo stato di crisi nel settore prosegue e il lavoro di oltre 37mila persone, tra imprenditori e dipendenti, è a rischio.
L'estate rossa potrebbe cosi trasformarsi nell'inverno nero, secondo Confesercenti.
"Si parla di Whirpool e di Alitalia, ma si ignorano imprese e lavoratori a rischio del comparto, che pure sono in numero cinque volte superiore", ha dichiarato commenta Gianni Rebecchi, Presidente nazionale di Assoviaggi Confesercenti.
"Senza un rapido intervento inizieranno le chiusure e i licenziamenti. Chiediamo l’apertura dello stato di crisi del settore e un incontro urgente con il Governo, coinvolgendo anche i sindacati, per mettere a punto un piano mirato per salvare il comparto: servono nuovi sostegni diretti alle imprese – gli ultimi sono stati stanziati dal precedente esecutivo – ma anche un prolungamento del credito d’imposta sugli affitti fino al primo semestre 2022, agevolazioni sugli investimenti in tecnologia e in formazione e ammortizzatori Sociali riformati – non la cassa in deroga così come formulata – per gli occupati del settore, o sarà una tragedia occupazionale e di imprese".
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