Prorogare le misure adottare post-Covid è fondamentale.
Gli amortizzatori fiscali per fronteggiare l'emergenza sanitaria non sono "passati di moda" ma vanno mantenuti.
L'obiettivo è dare garanzia a lavoratori di oltre 100mila imprese, in particolare quelle di terziario e turismo, che hanno ancora bisogno della cassa integrazione in deroga e del fondo di integrazione sociale per mantenere invariati i livelli di occupazione.
Questo il grido di Confesercenti, in una lettera al ministro del Lavoro Andrea Orlando.
La ripresa è ancora lenta, spiega nella nota l'associazione, motivo per cui è vietato abbassare la guardia.
“Gli ammortizzatori con causale Covid-19 hanno consentito dall’inizio della situazione di emergenza la tenuta dell’occupazione - si legge nella comunicazione -. Chiediamo pertanto che vengano conseguentemente assicurate ulteriori risorse per la proroga delle misure di sostegno in favore delle imprese e dei lavoratori e al finanziamento almeno fino al mese di dicembre 2021”.
“Il provvedimento di proroga, quindi, è quanto mai urgente soprattutto per le imprese che dal 10 di ottobre non potranno accedere agli ammortizzatori Covid 19 e che rischiano, in non pochi casi, la cessazione dell’attività con evidenti gravi conseguenze anche sul piano occupazionale”.
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