Un segnale importante per la ripartenza del settore dopo la rottura causata dalla pandemia.
Il tutto per un comparto che solo nel 2020 ha perso oltre 3 miliardi di euro di fatturato, con una contrazione media del 15%.
Vinitaly Special Edition vuole essere non un punto di arrivo ma uno di ripartenza per il vino, produzione, distribuzione e consumatori.
"Ora più che mai serve fare squadra - esordisce il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, in occasione del convegno inaugurale del Vinitaly -, ragionare in ottica di sistema, creare una filiera organica, costruire alleanze sempre più strette con il settore fieristico per attrarre buyer esteri, puntare sulla promozione per competere sempre meglio sui mercati internazionali.
"L’export è strategico per il vino Made in Italy - ha ribadito -. Per questo tornare in presenza, dopo più di un anno, con un evento dedicato al wine business e ai B2B è fondamentale per sostenere il comparto e raggiungere l’obiettivo dei 7 miliardi di euro realizzati sui mercati esteri a fine 2021. Mantenendo intatto il secondo posto dell’Italia nella classifica globale dei maggiori Paesi esportatori, dopo la Francia, con una quota del 20% sul totale del vino esportato nel mondo".
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