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LA PIATTAFORMA AIRBND SOTTO ATTACCO DEI SINDACI

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Aumentano le proteste contro gli affitti brevi, gestiti principalmente dalla piattaforma ‘Airbnb’, non solo in Italia ma anche oltre i confini. Sindaci e amministratori locali chiedono a gran voce nuove misure per limitare lo spopolamento delle grandi città, per rallentare gli aumenti degli affitti e del prezzo degli immobili.

Le locazioni per finalità turistiche hanno scatenato una vera emergenza abitativa, colpendo persone che non possono permettersi un mutuo, pendolari e studenti fuori sede.

Da tempo è partita una vera battaglia per limitare le case vacanze, come è accaduto per esempio a Venezia e proposto da tantissime altre città mel mondo.

Secondo il quotidiano francese ‘Le Monde’, i proprietari immobiliari, che ricorrono alla piattaforma statunitense, beneficiano di un importante riduzione fiscale rispetto agli affitti tradizionali, rispettivamente del “71% (fino a 176.200 euro di ricavo), contro il 50%”.

Il sindaco lombardo Giorgio Gori ha commentato una sua foto su Twitter: “Qui siamo a Bergamo Alta: 5 case vacanze in uno stabile di pochi piani. Ministro @DSantanche, può per favore dare ascolto ai sindaci?”.

07/07/2023

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