La Legge di Bilancio 2023, sollevando le aspre critiche del M5S, dell’opposizione e di migliaia di percettori del sussidio, annunciò importanti novità sull’ex Reddito di Cittadinanza. Il governo Meloni, ritenendola una misura estremamente dispendiosa e inefficace, per come era stata inizialmente strutturata, ha sostituito il sostegno con altri strumenti per l’inclusione sociale e lavorativa delle famiglie a basso reddito, riducendo drasticamente la platea dei percettori e il numero di mensilità dell’assegno
L’esecutivo, pur garantendo l’aiuto a “disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa”, ha previsto per i “nuclei occupabili, ossia soggetti tra i 18 e i 59 anni di età, un contributo di 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps”.
Come preannunciato, il mese prossimo verrà sospesa l’erogazione del sussidio alla povertà e ieri, 28 luglio, l’Inps ha inviato un SMS a 169 mila persone, ricordando loro che, dal primo giorno di agosto, potranno rivolgersi agli uffici del proprio comune d’appartenenza “per essere prese in carico dai Servizi sociali”.
29/07/2023
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