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DISCOTECHE: SILENZIO ASSORDANTE

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Il mondo della movida aspetta con trepidazione.
 
Le ripartenze sono acnora appese ad un filo, figlie di quell'incertezza che caratterizza il momento, di una situazione di stasi che produce solo torpore, ad oggi. 
 
"Ci avevano promesso che si stava lavorando per far ripartire discoteche e locali da ballo il primo luglio. Oggi siamo al 5, e sulle riaperture promesse registriamo solo un inquietante silenzio". A ribadirlo è Filippo Grassi, Responsabile nazionale del comparto discoteche di Fiepet Confesercenti.
 
Il tutto avviene nonostante i miglioramenti nella situazione pandemica generale e l'incremento delle vaccinazioni. Insomma, oltra all'incertezza regna anche l'inquietudine: ci si domanda come mai il mondo delle discoteche stenti a riaprire i battenti. 

"L’Italia è ormai praticamente tutta in zona bianca, con la ripartenza di tutte le attività tranne le discoteche. Una situazione di stallo che incide pesantemente sulla fiducia degli imprenditori, che hanno preso per buona la data del primo luglio e hanno investito nella sicurezza dei locali, senza risultati. Non solo: il silenzio sulla riapertura delle discoteche mette a rischio anche la salute pubblica che, a parole, si vuole tutelare. Basta leggere i giornali: privati dei locali da ballo, i giovani si assembrano abusivamente sulle spiagge, in case private, persino nei garage - ha concluso -. Locali spesso inadatti ad ospitare qualsiasi tipo di evento perché privi anche di sistemi di sicurezza di base, e di certo de tutto impreparati a seguire le norme anti-COVID. Un caos imbarazzante, su cui ci aspettiamo un intervento urgente da parte del Governo".

06/07/2021

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