Il ruolo delle banche cooperative mutualistiche nel sostegno all’economia reale, a fronte del nuovo assetto organizzativo determinatosi con la riforma del Credito Cooperativo del 2016-18 e sulle preoccupazioni per le regole bancarie di origine europea.
Questi gli argomenti al centro di "L’accesso al credito per le PMI. Le novità dopo la riforma del Credito Cooperativo", convegno che si è tenuto a Taranto ed organizzato dalla Banca di Taranto – BCC Credito Cooperativo in collaborazione con la Confcommercio Taranto.
“Le imprese e le famiglie dei territori siano gli unici soci-proprietari e i clienti tipici delle BCC. La ragion d’essere e di operare delle banche di comunità è lo sviluppo durevole delle comunità delle quali sono l’espressione bancaria”. Ha dichiarato il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba che ha poi sottolineato: “Le BCC debbono però ora confrontarsi con un contesto normativo europeo che è cambiato rispetto all’approvazione della riforma del 2016 e occorre capire insieme al legislatore e alle altre Autorità se e quali siano i margini per un adeguamento del quadro normativo che esalti il ruolo di servizio alle imprese e alle famiglie delle banche mutualistiche. Le quote di mercato nei crediti ai settori del commercio, dell’artigianato, del turismo e dell’agricoltura sono lusinghiere e vogliamo accrescerle in modo sostenibile in quantità e qualità. Soprattutto al Mezzogiorno”.
Il Sottosegretario Mario Turco è intervenuto ribadendo lo scenario italiano: “Il Governo ha seguito con attenzione il dibattito alla Camera sulle BCC in occasione del percorso di conversione in legge del decreto sul sistema bancario del Mezzogiorno e ha accolto gli ordini del giorno presentati da diverse forze di maggioranza e opposizione. In tal senso, si avverte la necessità di affrontare il tema anche insieme a Federcasse coinvolgendo il Parlamento e le Autorità di settore”.
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