Era prevedibile anche se in alcuni settori sono stati raggiuti livelli non immaginabili né tanto meno preventivabili.
Lo ribadisce Confesercenti commentando i dati diffusi dall'Istat sulla fiducia degli italiani nelle imprese.
"La fase che stiamo attraversando presenta elementi di incertezza fortissimi sulle conseguenze sociali ed economiche delle misure di contenimento. Rispetto a marzo l’indice di fiducia delle imprese del commercio ha registrato un calo di circa 30 punti, e a soffrire di più – come sempre – sono le attività della distribuzione tradizionale. Il calo è ancora più accentuato per i servizi di mercato, che passano da 75,7 a 38,3, e soprattutto per il turismo: la fiducia delle imprese del settore si avvicina sempre di più ad essere completamente azzerata, passando dal 57,9 registrato a marzo al 4,3 di maggio", si legge in unanota diffusa dall'Associazione.
"Un deterioramento del clima di fiducia era prevedibile e atteso, ma in alcuni settori il crollo è peggiore di quanto immaginato", ha commentato la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise.
Sarà di importanza cruciale, come ribadisce, l'impiegodelle risorse stanziate e il Recovery Found.
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