La pandemia ha chiuso le porte a numerosi matrimoni. Sono circa 70mila quelli rimandati o posticipari.
Il risultato di questo andamento ha prodotto una perdita di 200 milioni di euro per i floricoltori.
Un disastro economico che in Europa ha probabilmente nell'Italia e nell'Olanda i due massimi rappresentanti.
Le nozze da marzo a giugno sono stat erimandare o rinviate, così come altre cerimonie religiose (battesimi, comunioni, cresime e funerali) compresi feste di laurea, convegni, eventi pubblici, fiere e assemblee.
"All’interno del comparto floricolo nazionale, sono in grave difficoltà circa 15.000 aziende che producono fiore reciso -localizzate perlopiù in Liguria, Toscana, Campania, Sicilia e Lazio- e rappresentano quasi la metà di tutte le imprese florovivaistiche del Paese. Senza aiuti dal Governo sarà fallimento certo e chiusure per il Made in Italy floreale che compete ad alti livelli nel mercato internazionale solo grazie alla sua forza d’impresa e senza aiuti europei. Cia non può che rilevare come, ancora una volta, altri Paesi europei stiano facendo per il settore meglio dell’Italia", si legge in una nota diffusa da Cia-Agricoltori italiani.
07/07/2020
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