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LA CRISI DELLA CARNE CHIANINA

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Nel cuore della pittoresca provincia aretina, dove le colline si vestono del verde dei pascoli e l'aria è permeata dal profumo della tradizione contadina, si sta consumando una crisi silenziosa ma devastante. È la crisi della carne Chianina, regina incontrastata degli allevamenti locali e simbolo di un'eccellenza culinaria con radici profonde nella storia toscana.

Dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Arezzo giunge un Sos urgente, un grido di allarme che risuona tra le stalle e i pascoli: decine di aziende stanno vacillando sull'orlo del fallimento, minacciate da un mercato che sembra voltare loro le spalle.

La presidente della Cia Arezzo, Serena Stefani, descrive una situazione critica: la domanda di carne Chianina è in picchiata, con un calo medio del 20% delle vendite. Questo calo vertiginoso è accompagnato da una riduzione dei prezzi al consumo, passati da circa 8,5 euro al chilo a soli 7,5 euro. Un colpo duro per gli allevatori, che vedono sfumare la redditività di un'attività che richiede cure costose e attenzioni particolari.

Marcello Polverini, un allevatore valtiberino, porta la sua testimonianza diretta: le stalle sono piene, ma le richieste sono sempre più scarse. La carne Chianina, una volta considerata un'eccellenza irrinunciabile, sta perdendo terreno sul mercato. Il cambiamento delle abitudini alimentari, con una diminuzione del consumo di carne, insieme alla saturazione dei canali di vendita, stanno mettendo a dura prova un settore che un tempo prosperava.

Ma la crisi non è solo economica, è anche culturale. La carne Chianina è più di un alimento, è un simbolo della tradizione e della passione degli allevatori toscani. Eppure, anche questo patrimonio immateriale è minacciato dall'indifferenza e dalla scarsa valorizzazione del prodotto sul mercato.

È quindi urgente avviare una campagna di tutela del prodotto, un programma di informazione e comunicazione che restituisca alla carne Chianina il prestigio e l'attenzione che merita. Gli allevatori toscani, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno reso possibile la sopravvivenza di una razza bovina unica al mondo, e ora è compito di tutti difenderla e valorizzarla.

La crisi della carne Chianina non è solo una crisi economica, ma una sfida per il futuro della tradizione agricola toscana. È tempo di agire, prima che sia troppo tardi per salvare un pezzo prezioso della nostra cultura e della nostra identità.

02/03/2024

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