Bruxelles e Washington aprono una finestra di dialogo per evitare un’escalation tariffaria. Il mondo imprenditoriale osserva con interesse gli sviluppi, mentre la Commissione europea ribadisce il suo impegno per un commercio libero e stabile.
L’Unione Europea ha deciso di sospendere per 90 giorni i dazi contro i prodotti americani, inizialmente approvati in risposta alle tariffe imposte dall’amministrazione Trump su acciaio e alluminio. La decisione, annunciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, rappresenta un segnale di distensione nelle relazioni transatlantiche e un’opportunità concreta per riaprire un dialogo commerciale costruttivo tra le due sponde dell’Atlantico.
"Vogliamo dare una possibilità ai negoziati", ha dichiarato von der Leyen, sottolineando come "condizioni chiare e prevedibili siano essenziali affinché il commercio e le catene di approvvigionamento funzionino". Accogliendo positivamente la sospensione degli aumenti tariffari da parte degli Stati Uniti, la presidente ha definito la decisione di Washington "un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale".
Il portavoce della Commissione, Olof Gill, ha spiegato che la lista di controdazi dell’Ue – già pronta e strutturata per essere attivata in tre fasi (15 aprile, 16 maggio e 1° dicembre) – è stata temporaneamente congelata. “Premiamo il pulsante pausa”, ha affermato con tono pragmatico, pur confermando che il lavoro tecnico per eventuali contromisure proseguirà in parallelo.
Un’occasione per le imprese europee
La moratoria rappresenta un’opportunità per il settore industriale europeo, in particolare per le imprese esposte all’export transatlantico. Mentre le incertezze sulle misure protezionistiche avevano già iniziato a pesare sulle decisioni di investimento e sulle catene di fornitura, questa tregua potrebbe allentare temporaneamente le tensioni e creare un clima più favorevole per la pianificazione strategica delle aziende.
Tuttavia, l’Unione mantiene una posizione vigile. “Se i negoziati non saranno soddisfacenti, scatteranno le nostre contromisure”, ha ribadito von der Leyen, evidenziando che tutte le opzioni restano sul tavolo. Un chiaro messaggio agli Stati Uniti che l’apertura europea non implica una resa, ma un invito alla reciprocità e al rispetto delle regole del commercio internazionale.
Relazioni con la Cina: continuità e prudenza
Sul fronte asiatico, Bruxelles mantiene una linea di continuità: la strategia verso la Cina resta invariata. Il focus è sul miglioramento delle relazioni commerciali, ma con l’esigenza di affrontare nodi strutturali come la parità di condizioni e l’accesso al mercato per le imprese europee. Il prossimo vertice UE-Cina previsto per l’estate potrebbe essere l’occasione per valutare progressi in tal senso.
Prospettive e cautela
“Non voglio fare ipotesi su cosa accadrà tra 90 giorni, sono più preoccupato per cosa succederà tra 90 minuti”, ha commentato con ironia Olof Gill, fotografando perfettamente il clima d’incertezza che ancora caratterizza gli equilibri del commercio internazionale.
Per ora, le imprese europee possono tirare un sospiro di sollievo, pur rimanendo in allerta. I prossimi tre mesi saranno cruciali per capire se l’apertura al dialogo porterà a un’intesa duratura o se si tornerà a uno scenario di tensione tariffaria. In gioco c’è molto, non solo per i rapporti transatlantici, ma per la tenuta dell’intero sistema economico globale.
10/04/2025
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