La proposta di legge sulla settimana corta, presentata dal leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e sottoscritta da Giuseppe Conte (M5S), Angelo Bonelli (Verdi) ed Elly Schlein (PD), ha subito un ulteriore rinvio. La Camera dei Deputati ha infatti approvato, con 29 voti di scarto, la richiesta di rimandare il testo in Commissione Bilancio per ulteriori valutazioni.
Le Accuse delle Opposizioni
Il rinvio ha suscitato una forte reazione da parte delle opposizioni, che accusano la maggioranza di utilizzare tattiche dilatorie. Fratoianni ha denunciato il comportamento del governo, dichiarando: "Ci risiamo, come sul salario minimo o sul caso Almasri, scappate di nuovo". Arturo Scotto (PD) ha rincarato la dose: "Siete i signori del rinvio", mentre Davide Aiello (M5S) ha definito la situazione "vergognosa".
Chiara Braga, capogruppo PD, ha ricordato che la proposta era stata presentata oltre un anno fa e che il governo si era impegnato a fornire una risposta entro gennaio. Braga ha lamentato il continuo atteggiamento dilatorio della maggioranza: "Non potete umiliare costantemente le opposizioni". Anche Riccardo Ricciardi (M5S) e Davide Faraone (Italia Viva) si sono uniti alla richiesta di una convocazione urgente della conferenza dei capigruppo.
Divisioni nella Maggioranza e Critiche ai Tempi
Gli attacchi sono stati indirizzati anche contro il sottosegretario Claudio Durigon (Lega), che in precedenza aveva promesso una proposta concreta. Aiello ha evidenziato come il tema sia centrale per molti lavoratori italiani, soprattutto per coloro che si trovano in situazioni di part-time involontario o soffrono di precarietà economica: "Otto italiani su dieci sono favorevoli a questa riforma, ma la maggioranza non dà risposte". Scotto ha accusato il governo di rimandare le questioni centrali per il Paese: "La commissione Bilancio non ha mai motivato questo rinvio, non avete nemmeno scritto un fogliettino", ha affermato, ricordando che anche il salario minimo è fermo da oltre 14 mesi in Senato.
Dibattito in Aula e Difese della Maggioranza
Roberto Giachetti (Italia Viva) ha ironizzato sui temi che il governo ha scelto di affrontare invece della settimana corta: "I nuovi giochi della gioventù o le modifiche alla Fondazione dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio di Parma". Per la maggioranza, Yleja Lucaselli (Fratelli d’Italia) ha sottolineato che esistono già sperimentazioni sulla riduzione dell’orario di lavoro e accordi sottoscritti tra le parti sociali, ma ha rimarcato che la proposta di legge chiederebbe ulteriori modifiche che devono essere attentamente valutate.
Uno Stallo che si Ripete
Questo nuovo rinvio si inserisce in un quadro di immobilismo su diversi temi sociali ed economici. Le opposizioni denunciano una strategia volta a evitare decisioni impopolari, accusando il governo di rimandare ogni questione cruciale "alle calende greche". Con il tempo che passa e il malcontento sociale che cresce, il dibattito sulla settimana corta sembra destinato a rimanere uno dei nodi irrisolti della legislatura.
13/02/2025
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