A gennaio 2025 prosegue il calo del tasso medio applicato ai nuovi mutui. Secondo il rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), il tasso si è attestato al 3,09%, in diminuzione rispetto al 3,11% registrato a dicembre 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Anche i tassi sui finanziamenti alle imprese mostrano segnali di rallentamento: il tasso medio sulle nuove operazioni è sceso al 4,20% dal 4,40% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023.
Rallentamento economico e domanda in calo
Questa dinamica riflette un contesto economico fragile. Come evidenziato dall’Abi, la frenata del PIL sta deprimendo la domanda di prestiti sia da parte delle famiglie che delle imprese. I dati di gennaio mostrano una flessione dell’1% nei prestiti complessivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando la tendenza già osservata nel mese precedente.
Gianfranco Torriero, vice direttore generale dell’Abi, ha sottolineato come questa dinamica sia in gran parte attribuibile alla debolezza della domanda di credito. Nella recente call di presentazione del rapporto mensile, Torriero ha ricordato anche l’intervento del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, durante il Forex di sabato scorso, in cui è stata ribadita la correlazione tra la dinamica del credito e l’attuale clima di incertezza economica.
Cautela negli investimenti
Oltre al rallentamento economico, un altro fattore chiave che sta influenzando il mercato del credito è l’incertezza internazionale. Le imprese continuano a mostrare una certa prudenza negli investimenti, frenate da uno scenario globale incerto e dalla volatilità dei mercati.
La situazione, pur complessa, potrebbe offrire opportunità per chi cerca finanziamenti a condizioni relativamente più favorevoli rispetto a quelle registrate negli ultimi mesi. Tuttavia, le prospettive per i prossimi mesi rimangono incerte e strettamente legate all’evoluzione dell’economia nazionale e internazionale.
L’Abi continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione del mercato del credito e dei tassi per fornire indicazioni aggiornate sulle prospettive del settore bancario e finanziario italiano.
17/02/2025
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