L'Unione Europea ha già erogato oltre 300 miliardi di euro ai Paesi membri attraverso il Recovery Fund, pari a quasi la metà della dotazione complessiva di 650 miliardi. L'annuncio è stato dato dal commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, nel corso del forum annuale 'Riforme e investimenti per la crescita' in Lettonia. Secondo il commissario, l'attuazione dei progetti finanziati dal fondo subirà un'accelerazione nel corso del 2025, rafforzando ulteriormente il percorso di riforme e investimenti nei Ventisette.
Il Recovery Fund ha avuto un impatto significativo su diversi settori strategici, supportando la trasformazione verde e digitale, promuovendo l'innovazione e l'imprenditorialità e rafforzando il welfare e il settore sanitario. Inoltre, lo strumento finanziario congiunto ha giocato un ruolo chiave nel mitigare gli effetti economici della pandemia da Covid-19 e nel ridurre la dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia.
Dombrovskis ha sottolineato come, dopo quattro anni di implementazione, i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (Pnrr) abbiano effettivamente posto le basi per un processo di riforme strutturali nei Paesi dell’Unione. A questo proposito, la Commissione Europea ha reso più flessibili alcuni requisiti per consentire ai governi nazionali di attuare con maggiore efficacia i progetti previsti.
Questa accelerazione rappresenta un'opportunità cruciale per le imprese europee, che potranno beneficiare di nuovi investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e transizione ecologica. Le risorse del Recovery Fund continueranno a svolgere un ruolo chiave nel sostenere la crescita economica e la competitività del sistema produttivo europeo, rafforzando la resilienza delle economie nazionali di fronte alle sfide globali.
10/02/2025
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