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CONFINDUSTRIA: DAZI DISTORSIVI, IMPATTO PROFONDO SULL'ITALIA E SULL'EXPORT VERSO GLI USA

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Roma, 13 febbraio 2025 – I dazi rappresentano uno strumento "estremamente distorsivo" e, nel caso dell’Italia, le connessioni economiche con gli Stati Uniti sono particolarmente profonde. È quanto emerge da una nota del Centro Studi Confindustria, che analizza le implicazioni della nuova politica commerciale statunitense.

Gli Stati Uniti rappresentano la prima destinazione extra-UE dell’export italiano di beni e servizi e, nel 2024, le vendite di prodotti italiani sul mercato americano hanno raggiunto circa 65 miliardi di euro, generando un surplus commerciale di 39 miliardi di euro. Questo surplus rappresenta un contributo essenziale alla crescita dell’export italiano nel periodo post-Covid.

Oltre al commercio, gli Stati Uniti si confermano il primo Paese al mondo per investimenti diretti esteri italiani, evidenziando una relazione economica solida e strategica.

Secondo Confindustria, eventuali nuovi dazi o barriere commerciali imposte dagli USA potrebbero mettere a rischio questa relazione, con conseguenze dirette su molteplici settori chiave del Made in Italy, tra cui moda, automotive, agroalimentare e tecnologia.

Il mercato statunitense ha svolto un ruolo determinante nella ripresa economica italiana dopo la crisi pandemica, grazie alla domanda interna degli USA per prodotti italiani di alta qualità. Pertanto, eventuali misure protezionistiche rischiano di rallentare il trend positivo delle esportazioni, con impatti sull’occupazione e sulla crescita complessiva delle imprese italiane.

Confindustria sottolinea la necessità di un dialogo costante tra i governi italiano ed europeo con l’amministrazione statunitense per evitare l’introduzione di ulteriori barriere commerciali. In un contesto di globalizzazione, la collaborazione economica e l’apertura dei mercati sono fondamentali per garantire una crescita sostenibile e condivisa.

L’attenzione ora si concentra sulle future decisioni di politica commerciale degli Stati Uniti, che saranno decisive per il mantenimento degli attuali flussi economici tra i due Paesi.

13/02/2025

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