Le infrastrutture rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo economico dei territori e la competitività delle imprese che vi sono localizzate perché l’accessibilità di un’area incide significativamente sulla loro possibilità di competere sul mercato. Lo sviluppo infrastrutturale è quindi uno dei temi centrali per il rilancio dell’economia nell’attuale congiuntura economica, ma qual è, nell’ambito del processo di realizzazione di un’opera, il grado di attenzione e coinvolgimento delle comunità locali?
Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte - nell'ambito dell'accordo Pilover tra le Unioni delle Camere di commercio di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna -, con il supporto di Uniontrasporti hanno organizzato un momento di confronto sull'importanza dello sviluppo infrastrutturale dei territori e sugli strumenti esistenti per favorire la concertazione e il monitoraggio delle opere.
"Le Camere di commercio italiane, storicamente, sono impegnate nel processo di infrastrutturazione del Paese: ma in questo contesto storico il nostro ruolo non è solo più quello di 'costruttori', ma anche di 'canalizzatori' del consenso sull'utilità delle opere nei confronti degli stakeholder locali e nazionali. In quest’ottica, il Sistema camerale ha già istituito degli osservatori regionali e nazionali e ha maturato significative esperienze sulla concertazione a livello locale e in ottica di corridoi europei. Ora dobbiamo fare in modo che si completi il piano degli investimenti per le grandi infrastrutture e per le opere minori utili per connettere i vari territori, condividendo con i territori l'assioma che lo sviluppo infrastrutturale rappresenta una delle chiavi di volta per il rilancio dell’economia nazionale e locale" ha commentato Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte.
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