La big science europea si confronta con l’industria italiana a Napoli dal 6 al 7 giugno.
Quando si parla di impatto dell’industria italiana sui mercati esteri, vengono spesso citati settori in cui il nostro Paese è tradizionalmente molto presente, come quello delle macchine utensili, dell’agroalimentare o della moda.
Meno noto è il fatto che, in particolare negli ultimi anni, l’industria italiana è riuscita ad ottenere risultati eccellenti anche in un ambito molto competitivo e ad elevato contenuto tecnologico come quello delle forniture ai grandi laboratori di ricerca europei.
Dal super acceleratore LHC del CERN, al reattore dimostrativo per la fusione nucleare ITER in costruzione a Cadarache, ai telescopi europei dell’ESO e così via, la quota di ordini che le aziende italiane sono riuscite ad aggiudicarsi sono risultate spesso superiori alla frazione di finanziamento italiano aiu laboratori, un grande risultato che testimonia la vitalità delle aziende italiane e la proficua collaborazione che esse hanno stabilito con gli enti di ricerca italiani ed europei.
A Napoli, dal 6 al 7 giugno, si ritrovano insieme, presso l’Osservatorio di Capodimonte dell’INAF, ricercatori, tecnici e imprese italiane. È un incontro in cui ogni quattro anni, vengono presentati gli scenari di sviluppo dei grandi progetti scientifici in Europa e le opportunità che essi possono offrire alle aziende in svariati settori tecnologici, che vanno dalla realizzazione di enromi magneti superconduttori, a quella di pezzi meccanici in grado di operare in condizioni estreme di vuoto e di temperature vicino alla zero assoluto, all’elettronica superveloce che permette di acquisire enormi quantità di dati decine di milioni di volte al secondo. Una cinquantina di esperti, provenienti da tutta Europa, saranno nei due giorni a disposizione delle aziende italiane partecipanti, portando a Napoli informazioni di prima mano sui programmi dei prossimi anni.
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