“Il turismo va riportato in alto tra le politiche nazionali, perché è uno straordinario volano per il rilancio del sistema-Paese con un forte potenziale di crescita”. E’ il commento del presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli.
Tra il 2017 e il 2018, l’Italia ha avuto una crescita del 3,2% delle presenze turistiche. Anche grazie a questo incremento, la spesa turistica è stata complessivamente di 84 miliardi di euro, dei quali il 45,3% si deve al turismo straniero. Tuttavia, l’aumento dei flussi turistici si è concentrato solo su alcune destinazioni e in pochi mesi, al punto che l’Italia, che pure vanta 5 milioni di posti letto, “vende” poco meno della metà dei posti disponibili.
Queste alcune delle valutazioni e delle stime presentate da Unioncamere e Isnart, in occasione del convegno “Imprese>Turismo”, in corso oggi a Roma.
"Stiamo aiutando gli imprenditori a parlare sempre di più il linguaggio 4.0 attraverso i Punti impresa digitale che abbiamo creato per diffondere la conoscenza e l’adozione delle tecnologie avanzate. E stiamo lavorando per assistere le imprese anche sui temi della qualificazione e della commercializzazione dei prodotti turistici. Il marchio ‘Ospitalità italiana’ attraverso il nuovo lancio di un rating di qualità è uno degli strumenti che mettiamo a disposizione per meglio qualificare l’offerta turistica", conclude il numero uno di Unioncamere.
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