Nel 2024 si registra un calo degli infortuni sul lavoro, ma il numero dei decessi continua a crescere. Secondo i dati provvisori diffusi dall'Inail, tra gennaio e dicembre dello scorso anno sono state presentate 414.853 denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli studenti), con una diminuzione dell'1,9% rispetto alle 422.880 dello stesso periodo del 2023. Il trend appare ancora più marcato se confrontato con gli anni precedenti: -24,2% rispetto al 2022, -4,6% sul 2021, -11,5% sul 2020 e -10,2% rispetto al 2019, anno pre-pandemia.
Se da un lato il calo degli infortuni è un segnale positivo, dall’altro preoccupa l’aumento delle morti bianche. Nel 2024, infatti, si sono registrati 797 decessi legati a incidenti sul lavoro, sette in più rispetto ai 790 del 2023. Il numero delle vittime è superiore anche ai dati del 2022 (+10) e del 2019 (+18), sebbene resti inferiore ai picchi del 2021 (-176) e del 2020 (-256).
L’Inail sottolinea, tuttavia, una diminuzione dell’incidenza degli incidenti ogni 100.000 lavoratori. Questo dato potrebbe indicare un miglioramento generale delle condizioni di sicurezza, ma resta l’urgenza di affrontare il tema della prevenzione per ridurre il numero delle vittime.
L'andamento evidenziato dai dati dell'Inail conferma la necessità di politiche più incisive in materia di sicurezza sul lavoro. Le imprese e le istituzioni sono chiamate a rafforzare le misure di prevenzione, promuovere una maggiore formazione dei lavoratori e investire in tecnologie in grado di ridurre i rischi nei contesti più esposti agli infortuni. Solo così sarà possibile trasformare la riduzione degli incidenti in un reale progresso anche in termini di tutela della vita dei lavoratori.
04/02/2025
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